Il secondo appuntamento del ciclo
di incontri dedicato all’ISIS ha visto protagonisti i fucini del gruppo di
Cosenza attraverso il laboratorio “Aspetti dell’IS”.
Tutti i fucini hanno
infatti esposto un particolare aspetto relativo al gruppo di terroristi islamici
attraverso video, documenti e testimonianze. Ne è un esempio la lettera di un
ex ostaggio dell’isis scritta ai propri familiari, nella quale viene spiegata
la condizione di prigionia, le pressioni psicologiche subite e le sensazioni di
un ostaggio che si reputa ormai morto. Si è inoltre ricostruita la cronostoria
dettagliata della nascita dello stato islamico così come le tattiche belliche
adoperate per la conquista delle città della Siria e dell’Iraq. L’attenzione
dei fucini si è anche soffermata sulla paura mediatica provocata dall’ISIS e
sull’allarmismo in Italia, facendo riferimento ai contenuti del web, alle
testate di quotidiani ecc. Altri importanti aspetti oggetto di indagine sono
stati la condizione delle donne e dei bambini all’interno
del califfato
(attraverso articoli di rotocalchi e video documenti), la cyber-guerra che
infuria tra i fondamentalisti e gli hacker di Anonymus (spiegandone la natura e
le attività) e la posizione assunta dalla Chiesa attraverso le dichiarazioni di
Papa Francesco, del cardinal Bagnasco e di Silvano Maria Tomasi, osservatore
permanente del Vaticano all’ONU.
Attraverso l’attività del
laboratorio si sono esplorati molteplici particolarità riguardanti l’ISIS.
Tutti questi contenuti, congiuntamente a quelli del primo dei tre incontri sul
tema, rappresenteranno le basi da cui partire per il dibattito libero che si
terrà Mercoledì 25 Marzo presso la cappella universitaria dell’Unical.
Davide Spanò
Nessun commento:
Posta un commento