Mercoledì 20 Aprile ci siamo riuniti nella Parrocchia San
Paolo Apostolo insieme con i ragazzi di Comunione e Liberazione di Cosenza. A
tenere l’incontro sono stati proprio questi ultimi, spiegando a tutti noi della
Fuci la storia, i principi del loro movimento e la particolare figura del carismatico
fondatore Don Giussani.
Per far ciò i ragazzi si sono serviti di un video, uscito
con il periodico di CL “Tracce”, riguardante la conclusione degli esercizi
spirituali del ’94 a Rimini tenuti da un Don Giussani ammalato ma ancora forte
nella propria testimonianza.
Nella prima parte Don Giussani si sofferma sulla presenza
dell’Ignoto nella vita umana. È innegabile infatti che esso sia presente, tutti
gli uomini della storia lo hanno sentito ed anche provato ad immaginare
chiamandolo “Dio”. L’umanità infatti, usando una metafora, è come una grande
pianura dove ciascuno lavorando in una ditta di costruzioni o in solitario si
affanna per costruire un ponte che colleghi tale pianura al cielo. I tentativi
in ogni epoca sono numerosi, finché un uomo non alza il braccio e richiama a se
l’attenzione di tutti: è Cristo. Egli dice: “Seguitemi e Io costruirò questo
ponte, Io sono il ponte”. I costruttori, i titolari delle imprese edili lo
chiamano fanfarone, al contrario gli operai rimangono rapiti dal mistero di
quest’uomo unico nella storia. Alcuni abbandonano tutto per seguirlo. E così la
notizia si diffonde, fino a giungere “A mia madre e poi a me” dice Don
Giussani. Questo perché solo Gesù ha parole di Vita, “io sono la Via, la
Verità, la Vita”. Così Cristo unisce in un Amore unico, uguale per tutti e
perfettamente rispondente alla natura di ogni uomo, vale a dire la ricerca del
vero e del bello.