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sabato 23 novembre 2013

Internazionalizzazione degli studi, universalità dei saperi


L'università della Calabria presenta una realtà internazionale, quasi sconosciuta in Italia e persino agli occhi dello stesso calabrese. Eppure l'ateneo Cosentino si colloca al secondo posto, subito dopo la Sapienza di Roma, per quanto riguarda gli studenti stranieri iscritti a lauree triennali, magistrali e dottorandi. Questo uno dei motivi per cui giorno 21 novembre, la fuci ha organizzato un evento dedito agli scambi interculturali, inaugurando la VI settimana dell' università, intitolata "Internazionalizzazione degli studi, universalità dei saperi". 



Il moderatore,nonché presidente Davide Spanò, dopo aver presentato in breve in cosa consiste la Fuci, dato il cospicuo numero di stranieri; ha ceduto la parola a Gianpiero Barbuto, responsabile del settore relazioni internazionali dell'Unical e successivamente alla  Dott.ssa di Ricerca in storia economica, demografia, istituzioni e società nei Paesi del Mediterraneo, Roberta Saladino.
Il primo relatore si è soffermato sulla situazione riguardante l'Unical; partendo innanzitutto dal termine "straniero", considerato come una componente discriminante, in quanto lo studente che dall'estero viene a studiare in Italia, è internazionale, non straniero. I rapporti di tipo internazionale infatti, partono dal presupposto che tutti sono uguali, non esiste il concetto di razza o diversità,  bisogna essere consapevoli del fatto che il mondo è vario.
L'Unical propone:

venerdì 15 novembre 2013

Conferenza sulla figura di Simone Weil

“Vivere conoscendo e conoscere vivendo.” : in questa frase si potrebbe riassumere tutta la filosofia di vita, o meglio, tutta la vita della donna che il mondo conobbe come Simone Weil. Mercoledì 13 novembre 2013 noi giovani studenti, membri della Fuci cosentina, abbiamo avuto il privilegio di approfondire il pensiero di questa filosofa grazie all’intervento del professor Vincenzo Corseri, ricercatore presso l’Università di Palermo. Il professore ha esordito definendo la Weil come una “patrona laica degli studiosi dell’esistenza, di chi decide di immergersi nella vita e di non compromettersi di fronte a nulla.” Simone Weil ha infatti radicalizzato la propria esistenza mettendo in atto sino alla fine i principi di cui si faceva portatrice. Simone Weil vive poco ma intensamente: il suo viaggio dura 34 anni ed è interamente segnato dalla ricerca della verità. Di origine ebraica ma agnostica sino ai vent'anni, dedica gran parte della sua giovinezza allo studio della filosofia e una volta laureata alla Sorbonne di Parigi, inizia a insegnare nei licei appena ventiduenne. Il suo metodo didattico non si limita ai testi tradizionali, inglobando anche il pensiero di culture lontane e antiche. Ma questa prospettiva di vita non la appaga pienamente e decide di darvi una svolta: lascia la cattedra per inserirsi nell'inferno dell'industrializzazione, andando a lavorare in fabbrica. Qui sperimenta le pene fisiche e psicologiche cui sono sottoposti gli operai ed è proprio nell'arco della giornata lavorativa che ritaglia quegli attimi di contemplazione e riflessione che la porteranno a concepire la fatica come modo per accostarsi alla Croce di Cristo, come fonte di esperienza che avvicina al vero. Tanto nel suo compito d’insegnante quanto in quello

domenica 10 novembre 2013

Individualismo:causa della confusione sociale oggi

Mercoledì 6 Novembre, in seguito all'incontro riguardante la riforma Costituzionale; l'attenzione si è spostata su un argomento di vitale importanza, quale l'individualismo, che il professore L. Parisoli, docente di storia della filosofia medievale, ha presentato come causa della confusione sociale oggi. 
L'individuo è:
·         fondamento della società, che bisogna contrapporre ad una realtà, costituita da vari individui;
·         fonte di diritti e dovere;
·        principio di globalizzazione;
·         ha reso possibili i rapporti sociali tra le varie tribù e clan, in cui la responsabilità è di tipo collettivo.

Non può esistere un gruppo, se non passando da un'individualità stabile e potente, che richiede coerenza e consapevolezza. L'identità del gruppo deve essere riconoscibile e accettata.

La comunità basata su un'unità dogmatica, come la nostra, porta a una ri-feudalizzazione e ciò significa perdere la fiducia nello stato, ma anche contrapporre l'esaltazione dell'individuo contro la faziosità di tipo clanico. Da qui scaturisce la violenza politica, e si innesca un ulteriore processo di vendetta, da non intendere come un vizio, bensì come un modo denigratore che regola i rapporti sociali, designando una società maligna. 

Un grande filosofo che parlava di potere feudale fu  J.J.Rousseau, il quale si concentrò su questa formula: "Prima cittadino, poi Uomo", nel senso che non esistono uomini al di fuori delle leggi umane; non c'è un'antropologia da opporre a ciò che offre lo stato, ma così facendo si crea anarchia feudale e i rapporti tra gruppi non fanno altro che trasformarsi in scontri.

Per superare in maniera legittima questa dimensione, è necessario stabilire dei diritti, che tengano ben presente il concetto di individualismo. Il professore ha concluso l'intervento affermando che le strutture sociali non devono far altro che seguire l'idea di Pierre Legendre: "il potere di ripartire, il potere di scendere a patti con i propri concorrenti".

venerdì 1 novembre 2013

La riforma Costituzionale: potenzialità e limiti

Mercoledì 30 ottobre,nella cappella universitaria, i ragazzi della fuci hanno incontrato il professore del dipartimento di scienze politiche e sociale e direttore della SSSAP Silvio Gambino, Che si é offerto di spiegare ai tanti fucini, ma anche vari studenti universitari spinti dalla curiosità del tema, le potenzialità e i limiti della riforma costituzionale. Il professore ha offerto un'ampia lettura di una riforma che ci riguarda in prima persona, usando anche, ove possibile, un linguaggio più semplice e meno giuridico per sensibilizzare maggiormente le nostre menti.

L'intervento si è basato su un'idea portante, quale la "bella" costituzione che ci rappresenta. Essa si diversifica dalle altre in quanto non considera più l'individuo come soggetto a se stante, bensì come persona, che se da un lato è sinonimo di limite, per quanto riguarda le azioni dei singoli poteri dello stato; dall'altro fortifica la componente cattolica, che acquisisce un ruolo sempre più determinante. Basti pensare che la sovranità risiede nel cittadino e non più nel parlamento; finchè c'è la costituzione, il parlamento non è più sovrano, ciò lo recita l'art 1 della costituzione. Essa regola la cittadinanza all'interno della società,tutto questo è diritto e potrebbe sembrare utopia, ma sta a noi a farla diventare politica.
A tal proposito è necessario distinguere il concetto di legge da quello di costituzione: il primo riflette le culture differenti, quindi basato sul pluralismo, ma esso non deve essere concepito come costituzione. Con quest'ultimo si indica il modello prefigurato di società, che cattolici, marxisti e laici hanno costruito. In questo momento, la costituzione viene considerata come una sorta di spartiacque, in quanto il funzionamento della stato rispetto alla società subisce costantemente cambiamenti.

Ed è proprio la procedura della revisione della costituzione (art. 138,art.139) , che il governo Letta intende modificare. Il problema di fondo sta nella nozione di deroga, che divide parlamentari e costituzionalisti,in quanto essa è connessa al cambiamento di un singolo dettaglio, "una tantum" ;non si tratta di una riforma, attraverso cui avviene una trasformazione radicale.
Perciò il professore Gambino conclude con un'esortazione:"per difendere la costituzione non bisogna stare in pantofole ed essere passivi", vale a dire che non bisogna assolutamente mollare lo stato,ma ancor di più "non mollare i partiti in mano dei piranha", che nonostante presentino discontinuità e incoerenza tra i vari ideali, e piuttosto di coalizzarsi, non fanno altro che creare ulteriori segmenti di rottura nello stato, sono il punto focale della libertà di pensiero. E per quanto sia inevitabile una catastrofe,che riguarda i vari campi,a partire da quello economico per poi arrivare a quello sociale, resta immutato il compito dello stato, che deve intervenire e interferire con il cittadino, il quale deve attuare ciò che viene sancito dalla carta costituzionale e proteggere la costituzione anche con gli istituti di partecipazione. 
Il prof.Gambino ha iniziato e terminato il dibattito con la medesima frase "c'è un tempo e una storia che guida il cambiamento". Meditiamo su ciò che avviene sotto i nostri occhi, affiancando la teoria alla pratica, o meglio, passando dall'astrattismo delle nostre idee alla concretezza.

giovedì 24 ottobre 2013

Festa dell'accoglienza

Mercoledì 23 ottobre si è svolta la consueta festa dell' accoglienza presso la parrocchia universitaria San Paolo, il cui obiettivo è quello di accogliere le varie matricole, ma soprattutto gli studenti stranieri,in modo da renderli più partecipi nella nostra comunità. Credo che il boom d'affluenza abbia stupito tutti, al punto tale che il numero degli stranieri ha superato decisamente quello degli italiani. Questo l'aspetto che ha meravigliato e compiaciuto il rettore Gino Mirocle Crisci, che attraverso le sue parole di benvenuto ha dato inizio alla serata. Uno dei temi è stato quello di presentare i vari gruppi costituitosi all'interno dell'ambiente universitario, e non solo; a partire dal gruppo Fuci, i cui presidenti hanno illustrato in breve di cosa si occupa questa federazione, rendendo il tutto più esplicito e divertente tramite un video; seguito dal gruppo Comunione e Liberazione, presentato da un canto e infine il gruppo Rinnovamento dello spirito, che ha messo in luce i vari appuntamenti settimanali,che si svolgono in parrocchia. Per poi arrivare alla rappresentazione dei vari paesi approdati all'Unical: Cina, Ecuador, Paraguay, Indonesia. A questo proposito si sono alternate presentazioni in power point, seguite da balli e canti tradizionali, accompagnati da costumi altrettanto tipici. A seguire, un momento di comunione, attraverso il messaggio rivolto a noi giovani di Papa Francesco: "non lasciate che siano gli altri i protagonisti del cambiamento, voi siete quelli che hanno il futuro, a voi chiedo di essere protagonisti di questo cambiamento! Continuate a superare l'apatia, offrendo una risposta cristiana alle inquietudini sociali e politiche[...] vi chiedo di essere costruttori del mondo, di mettervi al lavoro per un mondo migliore! ". Un momento di vera condivisione è avvenuto durante la recita del Padre nostro, ognuno nella propria lingua. Il risultato? Voci all'unisono. Ma ancora più emozionante è stato lo scambio di un gesto di pace, in cui si è mostrato affetto e sincerità tra le varie razze. Conclusasi questa prima parte, i ragazzi stranieri hanno offerto piatti tipici, oltre quelli preparati dalla parrocchia. Ma al primo accordo intonato dalla fisarmonica giù i bicchieri e il ritmo, soprattutto latino,ha preso il sopravvento, si è dato il via al lato sia gioioso di noi ragazzi, che curioso e attento nell'imitare i vari balli tipici. Creare quei grandi cerchi, stringersi per mano, abbracciarsi, sorridere a tutti, nonostante non ci si conoscesse, questa è stata la vera accoglienza,simbolo di speranza. Chiaro il desiderio di voler cambiare, di unirsi, di superare ogni tipo di differenza che sia razza,religione o classe sociale. Non pregiudicare, bensì il contrario, offrire un supporto a questi studenti stranieri è un gran gesto di umiltà, che viene contraccambiato con affetto, rispetto e un gran senso di fratellanza.



sabato 19 ottobre 2013

Cenni storici su Simone Weil



Simone Weil, nata a Parigi nel 1903 e morta nel 1943 ad Ashford. Vissuta e formatasi negli anni a cavallo fra le due guerre mondiali, periodo storico inquietante e confuso, le cui tensioni rispecchiano il suo pensiero e l'intera sua vita. Fu infatti:

  • filosofa
  • sindacalista
  • insegnante
  • operaia
  • rivoluzionaria
  • soldato
  • idealista
  • anarchica
  • mistica
  • ebrea
  • cattolica

Varie le perplessità, le incomprensioni, suscitate in seguito ad una prima lettura di questo personaggio così complesso, ma allo stesso modo, tanta è la curiosità nello scrutare i motivi di  scelte così drastiche compiute, innanzitutto da una donna, che risulta ben determinata a coniugare pensiero e azione. Racconta di lei l'antropologo Claude Lèvi Strauss,ricordando un incontro avuto a NewYork con la Weil in persona: "Le intellettuali della nostra generazione erano spesso eccessive, lei non faceva eccezione,ma ha spinto questo rigorismo fino a farsi distruggere".
La nostra attenzione è ricaduta infatti  su alcun concetti, alquanto toccanti, dichiarati dalla Weil:

" Ho seriamente pensato alla

venerdì 18 ottobre 2013

Squadra al completo!

Non è ancora giunto al termine questo primo mese in fuci, che il team cosentino è già pienamente attivo, ed è sceso in campo ben determinato. Risultato di ciò è sicuramente la maggiore affluenza da parte di giovani universitari, che mostrano una grande disponibilità nell'ascolto e interesse nell'esporre e confrontare le proprie idee. 
C'è una forte curiosità nel frequentare anche altre associazioni presenti in zona, così come è avvenuto lunedì 14 ottobre, in seguito all'invito da parte dell'Azione Cattolica, che ha voluto ricreare un momento di condivisione, in cui si è riscontrato quel senso di ricerca e crescita, nonostante i cammini siano differenti; e come avverrà mercoledì 23 ottobre, giorno della festa di accoglienza degli studenti universitari, presso la parrocchia S.Paolo Apostolo.
L'intento principale resta quello di voler ampliare le conoscenze culturali, non solo tramite una lettura sul web, ma provando a realizzare un'analisi più acuta, tramite l'incontro con docenti, cosi come si sta programmando per capire più a fondo la figura di Simone Weil.
La novità riguarda l'elezione di cariche rinomate, quali quella di tesoriere, assegnata ad Alessandro Giordano, che prende il posto dell'attuale presidentessa Beatrice Garisto; ma anche cariche esordienti come quella di segretario, assegnata ad Alessandra Demaio, che insieme al resto della squadra, sperano di compiere in maniera esaustiva questo servizio, puntando su fiducia, supporto e collaborazione di tutti i fucini.
Buon lavoro!

giovedì 10 ottobre 2013

Nuova Presidente Femminile del nostro gruppo

Sono Beatrice Garisto e da poco sono stata eletta come nuova Presidente Femminile del gruppo FUCI di Cosenza “Francesca Gallo”; dove ricoprivo il ruolo di Tesoriere. Avrei preferito ricevere questo incarico in un’altra circostanza, in un altro momento, ma il Signore ha voluto così. In uno degli ultimi messaggi di Francesca, delegandomi il ruolo di presidentessa al suo posto per il congresso di Rimini mi scrisse che si fidava di me e che ero adatta per questo ruolo. Votandomi avete riposto, anche voi, la vostra fiducia nei miei confronti, come mi fu affidata da Francesca a maggio. Spero tanto che questa fiducia non venga mai meno, e che il ruolo che mi avete assegnato sia realizzato in pieno e svolto nel migliore dei modi. D’ora in poi, con l’aiuto del nostro Presidente in carica Davide, e soprattutto con il vostro aiuto, cercherò di guidare al meglio il nostro gruppo. Grazie per la vostra fiducia e proverò a portare avanti anche gli ideali di chi mi ha preceduto in questo incarico. E per finire W la FUCI. 

sabato 28 settembre 2013

Intitolazione del gruppo a Francesca Gallo, fucina del sorriso

Non sarebbe potuto iniziare diversamente l'anno fucino del gruppo di Cosenza se non con l'intitolazione del gruppo Fuci a Francesca Gallo, già presidente e fucina, scomparsa lo scorso 23 giugno all'età di 23 anni. I fucini hanno preso consapevolmente una tale decisione non solo per l'affetto e la stima che li legava alla loro presidente ma anche e soprattutto per rendere testimonianza della vita di una semplice studentessa da tutti ricordata con il sorriso. 
Nuovo logo a seguito dell'evento

Francesca ha speso la sua vita nel servizio al prossimo, in modo particolare ha dedicato molto del suo tempo ai bambini dell'associazione ABIO (Associazione per il Bambino in Ospedale di Cosenza) costretti a stare in ospedale per malattie spesso gravi, consapevole che la compagnia a quei bambini avrebbe dato loro un po' di gioia e speranza per il presente e per il futuro. Ma non era solo per i bambini che spendeva il suo tempo. Era infatti attivamente impegnata in parrocchia e sempre in contatto con il Vescovo della sua diocesi. Fucina da tre anni, aveva espresso il desiderio di “ricambiare” la significativa esperienza che la Fuci le aveva dato, mettendosi al servizio di essa come presidente dallo scorso 6 Marzo. 
Membri ed ospiti della Fuci Cosenza
"Francesca Gallo"

La votazione per intitolare il gruppo è iniziata alle 18.30. In sede erano anche presenti il rettore dell'Unical, Prof. Gino Mirocle Crisci, ex fucini e la famiglia Gallo alla quale è stata donata una targa con il simbolo della Fuci, in ricordo dell'evento. Dopo la votazione- avvenuta in Cappella universitaria, sede degli incontri fucini settimanali- il gruppo ha partecipato alla celebrazione della S. Messa, presieduta dal proprio assistente Padre Luigi Cortese.


A Francesca un grande “grazie” da parte del gruppo. E' stata e continuerà ad essere sempre un esempio di vita cristiana dei nostri tempi, dono di sé e della sua solidarietà al prossimo. 


Jessica Bagalà

domenica 15 settembre 2013

Anno federativo al via!



Concluse le vacanze estive e prossimi alla fine della sessione d'esami di Settembre, le attività del gruppo FUCI di Cosenza sono ormai prossime a ripartire!!

Il nuovo anno federativo ricomincerà, infatti, mercoledi 25 settembre con la celebrazione della Santa Messa, seguita dalla votazione sulla proposta di intitolare il gruppo a Francesca Gallo, la nostra Kekka, già fucina e presidentessa del gruppo stesso.

Non disperate, dunque, se le lezioni universitarie stanno per re-iniziare... la FUCI sta ripartendo!!!

mercoledì 3 luglio 2013

Lettera al gruppo

Carissimi fucini,

l’anno federativo si è concluso, così come sta per concludersi l’anno accademico universitario. Malgrado lo studio e gli esami, risulta comunque strano non avere nulla da organizzare o preparare per la nostra riunione settimanale! Ecco perché mi “creo” del lavoro, per così dire…

Questo è stato il mio primo periodo da presidente di gruppo e, in tutta sincerità, sono davvero felice ed orgoglioso di potermi mettere a disposizione della federazione tutta, da cui ricevo veramente tanto ed a cui spero, nel mio piccolo, di poter ricambiare.

È stato un anno ricco di appuntamenti altamente informativi: dall'analisi della nostra realtà universitaria (tramite le interviste della scorsa “Settimana dell’università”) alle argomentazioni teologiche sul libro di Rut, dalle forme di partecipazione alla politica alle presentazioni di figure come Aldo Moro e Alberto Marvelli ecc. Di questo sono veramente grato a tutti coloro che si sono dedicati alla loro realizzazione, dedicando tempo e impegno, ed a tutti coloro che hanno preso parte agli incontri, scambiando pensieri ed opinioni, generando così confronti e scambi di idee, fonti indispensabili per la crescita morale, accademica e spirituale di ciascuno di noi.

Non posso, poi, che essere felicissimo di aver assistito alla crescita del gruppo, sia in termini numerici con l’adesione di nuovi giovani all'esperienza offerta dalla FUCI, sia in termini di responsabilità, con la candidatura e l’elezione di Jessica Bagalà e Davide Mantoan al Consiglio Centrale (di cui Jessica è diventata segretario) nonché di Piervincenzo Spanò alla posizione di Incaricato Regionale della Calabria. 
La passione e l’affetto dimostrato alla federazione da ciascuno di loro rappresenteranno una garanzia di cui tutta la FUCI, non solo il gruppo cosentino, potrà beneficiare. Un sentito grazie, dunque, a tutti voi fucini, semplici o con cariche, che siete la reale essenza e la reale forza della FUCI!

Ormai ripetitivo, ma mai monotono, è poi il ringraziamento da rivolgere al nostro assistente Padre Luigi Cortese. Instancabile lavoratore, spesso dietro le quinte, il suo supporto si dimostra costantemente di fondamentale importanza per la crescita morale, spirituale ed ovviamente culturale di ognuno di noi.

A conclusione di questa lettera, un pensiero va spontaneamente alla nostra presidentessa Francesca. Il suo sorriso, la sua solarità e la sua disponibilità ci mancano molto e ci mancheranno inevitabilmente in futuro. Ma per quanto sia doloroso il distacco, in quanto cattolici, sapere che da lassù continuerà ad occuparsi di noi ci consola e ci dà la forza di andare avanti. Lei sarà sempre con noi e con la sua FUCI: un sincero ed immenso grazie va a te, Kekka!

W la FUCI!



Davide Spanò

venerdì 28 giugno 2013

A te, Francesca...

Una pioggia di palloncini colorati ti hanno accompagnata verso il cielo: sei diventata un angelo, il nostro angelo. Tutti ricordano il tuo sorriso pieno d'amore, che continua a rallegrare i nostri cuori; l'entusiasmo, la semplicità, la grinta. Sei entrata nelle nostre vite in maniera esplosiva, e hai trasmesso la tua voglia di vivere a tutti noi, impegnandoti in primis, nel sociale. 


Francesca Gallo, presidentessa 
FUCI Cosenza 2013
Come fucina hai mostrato sempre il tuo vivo interesse, esponendo il tuo pensiero, partecipando attivamente, curando ogni minimo dettaglio riguardante la parte spirituale e mantendo unito il gruppo, anche fuori dagli incontri settimanali. Purtroppo non hai potuto portare a termine il mandato di presidentessa, ma il lavoro compiuto fino a questo momento è stato alquanto esaustivo. 

Ti abbiamo scelta per rappresentarci, per mostrarti la nostra stima, per essere guidati da una persona straordinaria come te: determinata, altruista, coscienziosa, responsabile. Con te abbiamo riscoperto veri valori quali l'amicizia, ma ancor di più la famiglia. Tu sei il cuore della grande famiglia fucina. Arrivederci Kekka.




Alessandra Demaio

lunedì 3 giugno 2013

Assemblea Regionale 31/05/2013 - Forme di partecipazione Democratica

Ho cercato la via di una democrazia reale, non nominalistica; che voleva mobilitare le energie profonde del nostro popolo e indirizzarle verso uno sviluppo democratico sostanziale dove i cittadini fossero non solo oggetto dell’azione politica ma soggetto consapevole”. Queste le parole di Giuseppe Dossetti, figura di un certo livello politico ed ecclesiale che risuonano ancora in testa, e che hanno dato inizio all’incontro tematico sulla democrazia, in occasione dell'Assemblea Regionale dei FUCI calabresi. La citazione ha rappresentato l'inizio di una discussione tenuta dal Prof. Giorgio Marcello, ricercatore presso il dipartimento si Sociologia e Scienza Politica dell'Università della Calabria.

Dossetti, spiega il Professore, non intendeva la denuncia di un passato, bensì di un presente costituito da una forte incompatibilità tra ascolto della parola, da veri cristiani e impegno politico. Si è creato un abisso profondo tra il progettare nuove idee e il realizzarle. L’Italia non ha acquistato maturità nel dopoguerra e continua a non farlo neanche oggi, in quanto, ci ritroviamo in una società decadente ed inefficiente, dal punto di vista educativo e formativo. Questo il motivo per cui, una personalità come Dossetti degli anni ’90, appare così attuale. 
Urge, come prima analisi, sottolineare quel passaggio determinante dalla democrazia formale, in cui si riconosce l’uguaglianza di fronte la legge e pratica sostanziale, poiché di fatto non tutti occupiamo la stessa posizione sociale. Partendo dal presupposto che “non siamo figli di Cristo, nè di Platone, ma di Machiavelli” , bisogna protendere verso una democrazia non semplificata, in cui non vi siano ostacoli da parte delle istituzioni, ma al contrario, sostegno ed incitamento, in modo da rendere il popolo partecipe e consapevole della propria dignità. Bisogna essere condotti verso una coscienza e un impegno politico pensato che si basi sul concetto di solidarietà. Quest’ultimo trova un sinonimo nel concetto di partecipazione, e se lo analizzassimo dal punto di vista delle scienze sociali, scopriremmo due significati: il primo colloca la solidarietà come fondamento della coesione sociale, vale a dire come consapevolezza del fatto che se noi esistiamo, siamo correlati ad altri; mentre la seconda definizione trova spazio nella disponibilità personale e collettiva, in quanto è inevitabile farsi carico dei bisogni altrui.

Quindi la solidarietà oltre ad essere base della coesione sociale, è prima di tutto una questione sentimentale, che riprende motivi logici ed affettivi, all’insegna di una ricerca di senso e di se stessi. Infatti, vari studiosi hanno differenziato tre forme di solidarietà: vi è quella comunitaria, istituzionalizzata e a scelta. 
I fucini calabresi insieme al Prof. Giorgio Marcello
La prima è una relazione face to face, molto intensiva ed esclusiva, che si instaura in famiglia, pertanto si tratta di un legame forte e si presuppone sincero; da evidenziare è la perdita di valori, e ancora di più la scomparsa di questo nucleo teoricamente fondamentale, ma che in realtà si sta sgretolando. La seconda forma di solidarietà è pensata per realizzare quei principi fondamentali, in cui vi è una coalizione tra estranei e non più collegamenti visivi e più ravvicinati; ma anche qui si assiste alla distruzione di elementi basilari quali la coscienza. Ed infine vi è la solidarietà a scelta che, a differenza delle altre due, si effettua con intenzionalità. Uno degli elementi su cui bisogna puntare è il volontariato organizzato, nato a metà anni ’70, che ha rivelato una straordinaria capacità istituente, basti pensare al movimento studentesco, sindacalista o ecclesiastico, in cui, soprattutto da parte dei giovani si è mostrata tanta vitalità. Il volontariato è retto dal concetto di gratuità, innanzitutto perchè non vi sono risorse finanziarie e il cui fine è quello di provare a stare nel proprio territorio, alimentando legami sociali; ma si ripercuote anche nella politica, in cui viene chiesto una partecipazione attiva della polis, per fronteggiare i bisogni di cui soffrono, partendo dalla radice. 

In conclusione, il professore Giorgio Marcello, dopo aver illustrato i punti cardini a cui dovrebbe aspirare la democrazia, torna alla situazione politica ed ecclesiale dell’Italia, un paese che si sta a mano a mano sbriciolando sotto i nostri occhi proprio perché manca quel passaggio fondamentale citato inizialmente, ovvero quello di creare menti sveglie, coscienti, determinate, con stimolo e forza di lottare contro le istituzione che spesso arrestano le idee prima ancora che nascano. Dossetti affermava che la storia non si ripete mai allo stesso modo, ma il rischio che stiamo percorrendo ricade proprio in qualcosa che è già successo, come se si stesse dando vita nuovamente a un forte regime fascista. L’invito a cui tutti noi dovremmo rispondere da veri cristiani è quello di non essere trattati come schiavi, ma come parte integrale della realtà circostante, non restando chiusi nella nostra libertà immaginaria. Obiettivo principali sono: ideare e fare cose nuove, in una parola, agire.

Alessandra Demaio

giovedì 16 maggio 2013

Un pensiero sul 62° Congresso Nazionale di Rimini


Ed eccoci qua di ritorno dal 62° Congresso Nazionale della FUCI!

A voi tutti vorrei esprimere brevemente ciò che questa esperienza ha rappresentato per me, vale a dire gratitudine, orgoglio di appartenza e felicità.
Questo stato d'animo deriva in primis dalla consueta fantastica esperienza che il congresso dona ad ogni fucino: formazione, vita democratica e divertimento, un mix tanto perfetto quanto importante, che ci sprona ed ci invoglia, come si suol dire, a "vivere la FUCI". 
Il gruppo FUCI Cosenza al 62° Congresso Nazionale
Inoltre, sono stato molto contento per i neo-fucini del nostro gruppo, che hanno raccolto al volo questa occasione, rimanendo completamente soddisfatti di aver preso questa decisione. Vedere tutti loro cosi carichi di entusiasmo, ripaga abbondantemente gli sforzi sostenuti da ciascun fucino nel permettere a tutti la partecipazione. Sono proprio queste piccole cose che ci concedono di comprendere quanto la nostra federazione possa essere importante per i giovani cattolici universitari.
Motivo di ulteriore gioia è quello di aver conosciuto fucini di tutta Italia, inseparabili compagni con cui vivere momenti di formazione e, ovviamente, momenti goliardici! Per queste ragioni, dunque, io voglio dire grazie alla FUCI, rivolgendomi principalmente all'insieme dei fucini, orgoglio ed essenza della federazione stessa.

W la FUCI, W voi tutti!

Un pensiero di rammarico però c'è, cioè quello di non aver potuto condividere questi giorni con coloro che non hanno potuto partecipare a questo evento. Si tratta di un rammarico che spero di alleviare vedendoli partecipare al prossimo Congresso Nazionale, che avrà luogo a Padova.


Davide Spanò

martedì 23 aprile 2013

Jessica e Davide: le proposte del gruppo di Cosenza per la FUCI


“Esodo dalla crisi: le vie della democrazia”. Questo è il titolo del prossimo Congresso Nazionale della  Federazione Universitaria Cattolica Italiana, che avrà luogo dal 9 al 12 Maggio presso la città di Rimini.

Come ogni anno, il congresso sarà poi seguito dall’Assemblea Federale, cioè il momento di massima espressione democratica della FUCI, cui sono chiamati a partecipare tutti i membri: dai semplici fucini alla presidenza nazionale. È proprio in questa sede che la federazione delibera circa le mozioni e le proposte che caratterizzeranno il cammino della stessa nel successivo anno accademico. Suo ulteriore compito è poi quello di nominare i Rappresentanti dell’Assemblea Federale in Consiglio Centrale, organo interno alla FUCI che supervisiona e coordina le attività a livello nazionale.

Il gruppo FUCI di Cosenza, quest’anno, è felice di poter offrire il proprio aiuto in tal senso. Due giovani fucini, Jessica Bagalà e Davide Mantoan, hanno espresso il desiderio di mettersi a servizio della federazione, candidandosi a rappresentare tutti i membri della federazione all’interno del Consiglio Centrale. Tale proposta è nata dal profondo affetto che entrambi nutrono per la FUCI, un sentimento da subito avvertito, che li ha spinti a dedicarsi con grande gioia, impegno e dedizione a questa realtà.

Jessica Bagalà
“La FUCI è stata e continua ad essere una linea guida per la mia formazione personale sia culturale che spirituale” afferma Jessica Bagalà, la quale propone il personale impegno in Consiglio Centrale come una forma di ringraziamento dei confronti della federazione, che, continua, risulta essere “ciò che dà sapore alla vita universitaria”.

Davide Mantoan


“Ho ricevuto tanto dalla FUCI in questo periodo, […] ora sento dentro che è arrivato il momento di restituire”. In questo modo, Davide Mantoan intende offrire il proprio diretto contributo alla FUCI nazionale, alla quale si dimostra profondamente legato anche per mezzo dei rapporti  di amicizia instaurati con i fucini.




A loro, dunque, si rivolge l’augurio dell’intero gruppo cosentino, conscio che la loro presenza in Consiglio Centrale rappresenterebbe non solo un valido sostegno, ma anche e sopratutto un modello di impegno, di responsabilità e di amore sincero per la federazione tutta.

domenica 7 aprile 2013

Un giovane beato “con i piedi per terra”


Alberto Marvelli
Mercoledì 3 Aprile i nostri fucini si sono incontrati in cappella universitaria per il consueto appuntamento settimanale, approfondendo la figura del beato Alberto Marvelli, giovane della Fuci e membro dell'Azione Cattolica,vissuto negli anni della seconda guerra mondiale. Nato a Ferrara il 21 marzo 1918, Alberto colpisce non tanto per i numerosi gesti straordinari che egli ha compiuto nella sua breve vita (muore, infatti, solo all'età di 28 anni),ma perché è stato capace di rendere straordinario il suo quotidiano. Egli ha vissuto a Rimini impegnandosi come un normale studente prima da liceale, poi da ingegnere meccanico e in seguito inserendosi nel mondo nel lavoro- seppur tra le difficoltà degli anni della guerra- e ricoprendo diversi incarichi politici, senza schierarsi con
il partito fascista. Marvelli cresce tra l'educazione religiosa della famiglia e il carisma dell'oratorio salesiano, ma è egli stesso a curare la sua fervente vita spirituale accostandosi quotidianamente alla S. Eucarestia e alimentando il suo spirito con la preghiera.


Alberto con il gruppo FUCI di Rimini

Un giovane quindi “nel mondo ma non del mondo” (Gv 15,19), inserito nella società ma al tempo stesso dotato di una profonda fede che non viene meno neppure in momenti di particolare difficoltà quali la morte del padre e del fratello. Anzi, questi avvenimenti furono per lui occasione per una profonda riflessione sul dolore umano, sulla fede, sulla volontà di Dio. Un giovane che ha attratto l'attenzione dei fucini non solo per l'impegno politico visto in una più vasta prospettiva-quella della “carità politica”,cioè come servizio alla collettività - ma perché egli ha fatto della sua vita un “movimento continuo e senza sosta”, come egli stesso la definiva. Una figura quindi da vedere come modello non irraggiungibile ma un giovane comune, come lo sono i nostri fucini. Egli, con la sua vita, conferma che si può camminare sulla strada della santità pur rimanendo e operando nella propria società, nel tempo e nei luoghi di sempre.
                     
 
                                                                                                              Jessica Bagalà

sabato 23 marzo 2013

CONSIGLIO CENTRALE 15 - 17 MARZO 2013


Lavori CC FUCI marzo 2013

Si sono svolti in tale data, presso la sede nazionale della FUCI in via della Conciliazione n°1 (Roma), i lavori del Consiglio Centrale (CC), organo responsabile della cura e supervisione dell’andamento della federazione ai diversi livelli di aggregazione (nazionale, regionale e locale) su tutto il territorio italiano.
Il Consiglio Centrale è formato dai membri della Presidenza Nazionale, dai rappresentanti dell’Assemblea Federale e dagli Incaricati Regionali che, nello stile della democrazia e con fraterno rispetto della pluralità di opinioni, discutono i punti all’ordine del giorno e ne deliberano gli esiti; per una maggiore conoscenza dei compiti del Consiglio Centrale si rimanda allo statuto nazionale FUCI al seguente link : http://fuci.net/index.php/chi-siamo/statuto?showall=&start=10.
Nei lavori svolti in questo CC ha preso parte per il gruppo FUCI di Cosenza Piervincenzo Spanò, delegato dall’incaricato regionale calabrese Stefano Zoccali, che ha discusso assieme al Consiglio i seguenti punti dandocene un breve accenno:
O.d.G. :
    • Approvazione verbale CC del 15 – 16 Dicembre 2012.
  • Comunicazioni della Presidenza Nazionale, in cui il Consiglio è stato aggiornato sulle diverse iniziative intraprese dalla FUCI con istituzioni, università e chiesa. Sono inoltre state esposte le collaborazioni portate avanti con altre realtà quali Azione Cattolica, MEIC, CIPAX, Fondazione FUCI e FIRMITER, FNG e AVE; infine sono state riportate le molte partecipazioni della FUCI ad incontri di importante risonanza culturale ed ecumenica.

giovedì 21 marzo 2013

Buonasera a Te Papa Francesco

Come poter dimenticare quel consueto mercoledì fucino nella cappella universitaria, che tanto consueto non era.
Doveva essere il primo incontro guidato dalla nuova presidenza, ma proprio quella sera per i neo-presidenti ci fu fumata nera!
Più che mai, si è esultato per questo inconveniente , perché proprio in diretta dalla cappella universitaria, i fucini sono stati sorpresi dalla tanto attesa e unica fumata bianca.
Eccoci in cappella, ore 19.00 del 13 marzo 2013, pronti per iniziare l’incontro che era stato curato nei minimi dettagli da due fedelissime fucine Beatrice e Jessica, le quali ci avrebbero presentato e in qualche modo fatto conoscere da vicino la persona del beato Alberto Marvelli.
Proprio per questo eravamo attrezzati di due PC portatili e di un proiettore. Nell’attesa che arrivassero tutti, sempre le nostre fedelissime sono riuscite a collegarsi alla rete e tramite le numerose dirette, che sul web impazzavano, abbiamo seguito la diretta da piazza S.Pietro.
Dopo qualche minuto tra saluti e conversazioni, precisamente alle ore 19.06, eccola lì, proiettata sul muro della cappella, la fumata bianca!

martedì 12 marzo 2013

Assemblea Regionale del 10/03/2013





Carissimi!

Si è appena conclusa l'assemblea regionale dei gruppi FUCI della Calabria, che ha avuto luogo presso la parrocchia della Madonna della Candelora (RC) del nostro assistente regionale, don Luigi Cannizzo che, assieme al rappresentate della presidenza nazionale Andrea Michieli e gli incaricati regionali Annamiriam Sabatini e Stefano Zoccali, ha presieduto questo incontro.
 
 
 
I punti discussi all'ordine del giorno sono stati i seguenti:
  • Discussione dello stato dei gruppi riconosciuti ed in formazione.
  • Partecipazione al Congresso nazionale di Rimini, dal 9 al 12 Maggio, in cui è stato presentato un programma approssimativo dell'evento. E' stato inoltre comunicato il termine ultimo per presentare le mozioni di indirizzo e statutarie per il prossimo anno accademico (da approdare in tale sede) e per le candidature al consiglio centrale.
  • Creazione di una cassa regionale, che provveda alle spese fucine di carattere regionale (viaggi degli incaricati ed altre attività varie).
  • Esposizione del lavoro svolto sin'ora dalla commissione "per un cambiamento condiviso", e discussione del relativo sondaggio che abbiamo compilato come gruppo negli scorsi incontri.
  • Apertura delle candidature per il ruolo di incaricato regionale maschile (scadenza 30/05/2013).

lunedì 11 marzo 2013

Pronti... Partenza... Via!

Eccoci qui! Parte finalmente il "blog fucino dell'ambiente cosentino"!

In questo spazio verranno postate notizie e comunicazioni varie circa le attività, gli eventi e le news che riguardano il nostro gruppo FUCI. Potete anche trovare una breve presentazione della nostra federazione ed una pagina contenente i principali contatti ed i link utili! 


lunedì 18 febbraio 2013

Blog Fuci Cosenza: work in progress!!

Salve a tutti cari Fucini e non!!
Come potete vedere, a breve sarà completamente operativo un nuovo importante strumento del gruppo Fuci di Cosenza, vale a dire il nostro Blog personale!!
L'indirizzo, come potete vedere voi stessi dalla barra di navigazione, è http://fucicosenza.blogspot.it/
A presto!!!

sabato 2 febbraio 2013

A spasso con San Tommaso D’Aquino

Come tutti ben sappiamo, il Santo Patrono e protettore degli studenti universitari è rappresentato da San Tommaso d’Aquino. Ma siamo proprio sicuri di conoscere questa figura? Conosciamo il suo pensiero, il suo sapere filosofico? Proprio per rispondere a queste domande, lo scorso 28 gennaio noi giovani fucini di Cosenza abbiamo organizzato un incontro dedicato alla sua figura, presso la cappella universitaria dell’Unical. Vi è stata una buona presenza di studenti universitari, di membri del CLU e di azione cattolica, senza dimenticare alcuni docenti nonché ex-membri della FUCI cosentina. L’incontro è stato introdotto da Davide Spanò, allora tesoriere divenuto di recente presidente di gruppo, e sviluppato dal professore Luca Parisoli (docente di storia della filosofia medievale, presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Unical), con l’ausilio dell’assistente ecclesiastico, Padre Luigi Cortese.

Il dialogo inizia con la citazione di Papa Leone XIII, il quale fissa una posizione storico-sociale al Santo, indicandolo come simbolo del pensare teologico cristiano. Questo perché, citando le argomentazioni sull’esistenza