L’8 Dicembre Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della
Basilica di S.Pietro dando ufficialmente inizio al Giubileo straordinario della
Misericordia per la Chiesa Universale.
La Fuci cosentina ha deciso quindi di
organizzare un doppio incontro con relatore il proprio assistente P. Luigi
Cortese per comprendere al meglio il significato di Anno Santo, dalle sue più
remote origini sino ai giorni nostri.
Non tutti sanno infatti che il Giubileo
cristiano, seppur diverso nei contenuti, prende il nome da una ricorrenza già
esistente presso il popolo ebraico chiamata Jobel (dal corno di ariete usato
per annunciarne l’inizio), la quale veniva
celebrata durante l’arco di un anno
al termine di un periodo di “sette settimane di anni” (49 anni), in ricordo
della liberazione dalla terra d’Egitto sotto la guida di Mosè.
I testi biblici
ai quali fare riferimento, nei quali è contenuta l’istituzione del Giubileo ed
i suoi aspetti più pratici, sono il il Levitico capitolo 25 ed il Deuteronomio
capitolo 16. A dare inizio a questo periodo santo c’era il rito del Yom Kippur (“Giorno dell’espiazione”) che consisteva
nel prendere un caprone, scaricare su di esso tutti i propri peccati e condurlo
nel deserto perché morisse insieme a questi (il famoso “capro espiatorio”).
Con
l’inizio del Giubileo il pio Ebreo era tenuto a non coltivare la terra,
liberare i fratelli ebrei divenuti schiavi e avere in restituzione/restituire
tutte le terre che per vari motivi (debiti, negligenze, ingiustizie) durante il
corso degli anni avevano cambiato proprietà. Questi principi miravano a
ristabilire