L'università
della Calabria presenta una realtà internazionale, quasi sconosciuta in Italia
e persino agli occhi dello stesso calabrese. Eppure l'ateneo Cosentino si
colloca al secondo posto, subito dopo la Sapienza di Roma, per quanto riguarda
gli studenti stranieri iscritti a lauree triennali, magistrali e dottorandi.
Questo uno dei motivi per cui giorno 21 novembre, la fuci ha organizzato un
evento dedito agli scambi interculturali, inaugurando la VI settimana dell'
università, intitolata "Internazionalizzazione degli studi, universalità
dei saperi".
Il
moderatore,nonché presidente Davide Spanò, dopo aver presentato in breve in
cosa consiste la Fuci, dato il cospicuo numero di stranieri; ha ceduto la
parola a Gianpiero Barbuto, responsabile del settore relazioni
internazionali dell'Unical e successivamente alla Dott.ssa di Ricerca in
storia economica, demografia, istituzioni e società nei Paesi del Mediterraneo, Roberta Saladino.
Il
primo relatore si è soffermato sulla situazione riguardante l'Unical; partendo
innanzitutto dal termine "straniero", considerato come una componente
discriminante, in quanto lo studente che dall'estero viene a studiare in
Italia, è internazionale, non straniero. I rapporti di tipo internazionale
infatti, partono dal presupposto che tutti sono uguali, non esiste il concetto
di razza o diversità, bisogna essere consapevoli del fatto che il mondo è
vario.
L'Unical
propone: