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giovedì 16 maggio 2013

Un pensiero sul 62° Congresso Nazionale di Rimini


Ed eccoci qua di ritorno dal 62° Congresso Nazionale della FUCI!

A voi tutti vorrei esprimere brevemente ciò che questa esperienza ha rappresentato per me, vale a dire gratitudine, orgoglio di appartenza e felicità.
Questo stato d'animo deriva in primis dalla consueta fantastica esperienza che il congresso dona ad ogni fucino: formazione, vita democratica e divertimento, un mix tanto perfetto quanto importante, che ci sprona ed ci invoglia, come si suol dire, a "vivere la FUCI". 
Il gruppo FUCI Cosenza al 62° Congresso Nazionale
Inoltre, sono stato molto contento per i neo-fucini del nostro gruppo, che hanno raccolto al volo questa occasione, rimanendo completamente soddisfatti di aver preso questa decisione. Vedere tutti loro cosi carichi di entusiasmo, ripaga abbondantemente gli sforzi sostenuti da ciascun fucino nel permettere a tutti la partecipazione. Sono proprio queste piccole cose che ci concedono di comprendere quanto la nostra federazione possa essere importante per i giovani cattolici universitari.
Motivo di ulteriore gioia è quello di aver conosciuto fucini di tutta Italia, inseparabili compagni con cui vivere momenti di formazione e, ovviamente, momenti goliardici! Per queste ragioni, dunque, io voglio dire grazie alla FUCI, rivolgendomi principalmente all'insieme dei fucini, orgoglio ed essenza della federazione stessa.

W la FUCI, W voi tutti!

Un pensiero di rammarico però c'è, cioè quello di non aver potuto condividere questi giorni con coloro che non hanno potuto partecipare a questo evento. Si tratta di un rammarico che spero di alleviare vedendoli partecipare al prossimo Congresso Nazionale, che avrà luogo a Padova.


Davide Spanò

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