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venerdì 24 gennaio 2014

Mistero del Bene e del Male: parte prima

Gli ultimi incontri del gruppo, hanno riguardato l’interpretazione del bene e del male, secondo varie ipotesi proposte dalla nostra guida, Padre Luigi. Da premettere che il tema è stato scelto non per essere risolto, ma per offrire una diversa lettura da quella quotidiana e capire, fino in fondo, in cosa consiste la nostra Fede.  La nostra attenzione si è focalizzata su due momenti:
  • Il peccato originale
  • La passione di Cristo
In questa prima parte sarà sviluppato il tema sul peccato originale. Lo scenario raffigura il giardino dell’Eden, in cui si trova l’albero della conoscenza del bene e del male, dai frutti proibiti, che, Adamo ed Eva, la prima forma umana creata sulla terra, non hanno il diritto di nutrirsene. All’improvviso compare un serpente: animale che può addentrarsi ovunque, e soprattutto velenoso, quindi assolutamente da evitare. Una creatura  fuori dal comune, che probabilmente non potrebbe neanche essere catalogata sotto la voce di “animale” in quanto parlante.Non è il diavolo, ma si tratta di un personaggio enigmatico,maligno, misterioso, associato alla personificazione dell’astuzia umana. Entrando in scena, insinua falsità, espone un’opinione, pone Eva di fronte una scelta.
Il serpente potrebbe essere considerato come lo "sdoppiamento" di Eva, la quale vive un conflitto interiore, interrogandosi sulla questione del bene e de male, poiché se da un lato desidera attingere verso Dio, dall’altro sospetta di Dio. Mangiando la mela, Eva perde credibilità, rende partecipe Adamo,  il quale segue il gesto di Eva:entrambi condividono un dramma. 

Perché Dio crea Eva? Eva è stata creata per Adamo, come  suo completamento, ma diviene anche suo limite. In questo modo, Adamo non è più l’unico sovrano, al secondo posto dopo Dio, ma è obbligato a condividere il creato. A tal proposito, bisogna distinguere tre diverse tipologie di limiti:
  • Limite antropologico , che pone due essere umani, quali Adamo ed Eva, a confrontarsi.
  • Limite naturale, dovuto al comando di Dio, che genera sospetto, ma al contempo desiderio nel raggiungere l’ignoto.
  • Limite contro Dio, in quanto Eva nel rispondere al serpente, aggiunge proibizioni che Dio ha omesso  (Dio disse "Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all'albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai certamente dovrai morire". Eva disse “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”)
Il  seguente dialogo rappresenta la presa di coscienza del genere umano. Inizialmente l’uomo accetta il limite, in quanto non lo conosce, la sua ammirazione nei confronti di Dio è elevata, nonostante sia circoscritta. Ma nel momento in cui scopre quel limite, aumenta la curiosità verso un “oltre”. Di conseguenza nasce la dimensione del sogno e pecca. Infatti Eva, dopo il colloquio con il serpente, contempla la mela, analizza la curiosità di osare “Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza”.  Raggiunge un stato d’animo di estremo entusiasmo, che si trasforma in breve, in uno stato di tragicità, che conferma la sua limitatezza.
Questa  prima ipotesi, contrappone l’essere umano nei confronti di Dio. L’uomo mostra una doppia personalità: debole, impaurito, pronto ad interrogarsi di fronte il diverso, quale il serpente; ma insaziabile  della sua essenza, istintivo nelle sue scelte, impaziente di conoscere qualcosa che fondamentalmente non esiste, frutto della sua immaginazione. L’ardente aspirazione di ottenere la medesima perfezione di Dio, ha preceduto quel senso di razionalità, che contraddistingueva l’uomo dalle altre creature, comparse nel mondo.  L’uomo ha peccato, e Dio che ruolo ha in tutto questo?
Il filosofo greco Epicuro, ha ideato un paradosso a tal riguardo:
Dio vuole impedire il male, ma non può? (Dio non risulterebbe onnipotente, e ciò non è possibile).
Dio può evitare il male, ma non vuole? (Dio risulterebbe cattivo, e ciò non è possibile).
Dio non può e non vuole evitare il male? (Dio risulterebbe cattivo e impotente, e ciò non è possibile).

2 commenti:

  1. Mentre leggevo mi sembrava di sentire parlare padre Luigi! xD Brava la nostra segretaria!! ;) ;)

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    1. Mi sento onorata di questo!.Credo solo che vi sono delle parole chiavi che devono essere riportate, per imprimere meglio il concetto!! :) quindi grazie Padre Luigi!

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