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sabato 11 ottobre 2014

Giovanni Battista Montini: Dal "sogno" di parroco a Pontefice


Il gruppo FUCI Cosenza "Francesca Gallo" ha aperto i battenti lo scorso primo ottobre trattando unimportante figura ecclesiastica, ovvero quella di Paolo VI, in occasione della imminente beatificazione del pontefice il prossimo 19 ottobre. A relazionare è lassistente di gruppo Padre Luigi Cortese che ha parlato di come si arriva all'elezione di Montini pontefice. Bisogna preannunciare che Giovanni Battista Montini proveniva da una famiglia di medici , avvocati e giornalisti, quindi alto-borghese, e viveva in un epoca storica che segnava il tramonto dellantico regime; nel 1861 venne istituito il Regno DItalia e nel 1870 venne proclamata Roma capitale, egli nacque nel 1897. Dal punto di vista storico non era un buon momento per il rapporto tra Chiesa e Stato visto che con Roma capitale, lItalia cattolica soffriva molto e sembrava che la Chiesa perdesse il suo potere limitando il Papa. Dopo oltre 40 anni di prese di posizione da una parte e dallaltra si arriva ad una svolta: nel 1929 vennero istituiti i patti lateranensi che ripristinarono il rapporto tra Stato e Chiesa. 


Dopo questo cenno storico,  Montini seguiva i gesuiti e prediligeva loratorio della pace fondato da San Filippo Neri. Lorigine bresciana e la comunità religiosa lo hanno portato a questa preoccupazione seguendo la Chiesa ma educando il popolo. Nel 1920 prese essa trasferendosi da Brescia a Roma. Nella sua grande umiltà, il suo sogno era quello di essere parroco di un paese, non aveva grandi prospettive. Egli intraprese la carriera diplomatica avvicinandosi ai gruppi apostolici del momento; il mondo cattolico era molto vivace e attivo ma anche abbastanza disorganizzato. Venne inviato a Varsavia successivamente come addetto alla Nunziatura Apostolica cominciando la sua carriera alla curia romana sotto la guida di Pio XII. Nonostante divenne diplomatico contro la sua volontà, Montini trasmetteva la sua sensibilità verso il mondo operaio partecipando allazione cattolica e alla FUCI, nominato dapprima assistente ecclesiastico al circolo romano e poi successivamente venne nominato assistente nazionale.  Una delle innovazioni che ha instaurato Paolo VI è stata quella di saper coniugare e formare i giovani rendendoli liberi di prendere le proprie iniziative in maniera autonoma e indipendente rispetto alla vita ecclesiastica. Proprio questo motivo lo ha portato a dei contrasti con le gerarchie ecclesiastiche che lo conduceva a pensare alle dimissioni ma era una sofferenza che volle tenere per se e non lo disse subito al Papa di allora ovvero Pio XII. Questa notizia però arrivò al Pontefice tramite le cosiddette voci di corridoio ed egli convoca Montini rivelandogli che non aveva più fiducia in lui. Lo nomina comunque arcivescovo di Milano ma non diventa cardinale. Aneddoto curioso fu alla morte di Pio XII:  non essendo cardinale Montini non poteva candidarsi, in questo modo venne eletto nuovo Pontefice Giovanni XVIII (se Montini fosse stato eletto cardinale sarebbe divenuto sicuramente Papa). Venne eletto comunque cardinale dallo stesso Giovanni XVIII nel 1958 e il 21 giugno del 1963 divenne Papa.

            Alessandro Giordano

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