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lunedì 16 febbraio 2015

La Famiglia come "Chiesa domestica"

Mercoledì 11 Febbraio, il gruppo FUCI Cosenza “Francesca Gallo”, ha cominciato a sviluppare la tematica proposta alla scorsa assemblea federale: “La Famiglia”.

L'analisi sviluppata dal gruppo è andata a toccare l'aspetto cristiano di tale concetto grazie all'aiuto dei relatori Nandino e Pina Sergio, responsabili dell'Ufficio Pastorale Familiare della diocesi.

Il Cristianesimo come concepisce il significato di “Famiglia”? Il matrimonio e la famiglia sono il disegno di Dio. Le Sacre Scritture mostrano due tappe fondamentali:
  • Il matrimonio è la benedizione di Dio diretta unicamente a maschio e femmina;
  • Il matrimonio fa parte del progetto di redenzione, essendo caratterizzato dal principio di indissolubilità del medesimo (anche se in passato quello che era definibile come divorzio, ovvero il ripudio riconosciuto dalla legge di Mosè in caso di mancato rispetto dei comandamenti), ottenutosi grazie al sacrificio di Gesù per il perdono dei nostri peccati.
Quindi il matrimonio è il sacramento inteso come amore di Cristo per la Chiesa.

La Chiesa mette in risalto il sacramento considerandolo come centralità del rapporto familiare.
Per capire bene tale concetto viene preso in considerazione il Familiaris Consortio, di Papa Giovanni Paolo II, all'interno del quale è prettamente citato: “La famiglia nei tempi odierni è stata, come e forse più di altre istituzioni, investita dalle ampie, profonde e rapide trasformazioni della società e della cultura. Molte famiglie vivono questa situazione
nella fedeltà a quei valori che costituiscono il fondamento dell'istituto familiare. Altre sono divenute incerte e smarrite di fronte ai loro compiti o, addirittura, dubbiose e quasi ignare del significato ultimo e della verità della vita coniugale e familiare. Altre, infine, sono impedite da svariate situazioni di ingiustizia nella realizzazione dei loro fondamentali diritti.”

Detto ciò si presume che la famiglia cristiana dovrebbe vivere come se fosse una comunità parrocchiale. Essa deve rendere visibile l'amore di Cristo per la Chiesa, mostrandosi come la Santissima Trinità, arrivando al punto che i genitori debbano essere gli intercessori di Gesù stesso.
La famiglia cristiana è vocazione e come tale deve essere caratterizzata anche dal sacrifico (parola ormai eliminata nel concetto moderno). Senza il medesimo si arriva alla casistica del divorzio, prassi molto diffusa e di “moda” nei nostri tempi che ha delle ripercussioni anche sui figli. Secondo un’indagine statistica i bambini vivono peggio la sopracitata separazione rispetto alla perdita naturale di un genitore.
Il tutto è ricollegabile alle varie differenze educative fra il passato ed i tempi moderni e alla tendenza di porre se stesso quale centro del proprio universo, relegando Dio ad un ruolo marginale.

E' stato un incontro dai ricchi contenuti, attraverso il quale, noi giovani fucini siamo riusciti a toccare con cuore ed anima il significato della “Chiesa domestica”. Quando si viene chiamati a tale compito, la responsabilità che ne deriva deve essere vissuta con la volontà consapevole di realizzare il disegno divino che è la Famiglia.
La nostra missione è quella di creare la Famiglia Cristiana  con impegno e responsabilità.



Carlo Borsani

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