Nel mese di Marzo, il gruppo FUCI Cosenza “Francesca Gallo”
ha organizzato un ciclo di incontri da dedicare al tema dell’ISIS, per
approfondirne gli aspetti fondamentali, il contesto all’interno della quale si
è sviluppato, la sua pericolosità ecc. Tale iniziativa si costituisce di tre
incontri:
- Mercoledì 11 Marzo, dialogo con Matteo Filicietti, dottore in Scienze Politiche, il quale introdurrà il tema dello Stato Islamico soffermandosi anche sugli aspetti più importanti della cultura islamica;
- Mercoledì 18 Marzo, laboratorio sulle diverse facce dell’ISIS a cura di tutti i fucini del gruppo
- Mercoledì 25 Marzo, dibattito libero sul tema
La minaccia rappresentata dal nuovo califfato non poteva non
essere trattata e discussa dai giovani fucini, quali membri di una società
considerata “nemica” dell’IS sia in quanto parte dei Paesi occidentali, sia in
quanto cristiani.
Nel primo incontro, a causa dell’assenza improvvisa del
relatore, si è illustrato l’argomento visionando dapprima un breve documentario
sulla cultura e società islamica, nonché sui fondamenti della religione
musulmana. In esso venivano spiegati come si dovrebbe svolgere la vita del
credente musulmano all’interno della società, ponendo l’accento anche
sull’istruzione dei minori e sulla condizione della donna. Inoltre, venivano
illustrati anche i “5 pilastri fondamentali dell’Islam” che
regolano la vita religiosa e sociale del muslim:
regolano la vita religiosa e sociale del muslim:
- la shahāda, ovvero la testimonianza di fede;
- la ṣalāt, la preghiera canonica da effettuare 5 volte al giorno, in momenti precisi;
- la zakāt, cioè l’elemosina, il versamento in denaro - obbligatorio per ogni musulmano che possa permetterselo - che rende lecita la propria ricchezza. Questa deve devolversi nei confronti di poveri e bisognosi;
- Ṣawm ramaḍān, ovvero digiuno - dal sorgere al tramonto del sole - durante il mese lunare di Ramadan per chi sia in grado di sostenerlo senza sensibili inconvenienti di salute;
- Hajj, pellegrinaggio canonico a Mecca e dintorni, per chi sia in grado di sostenerlo fisicamente ed economicamente;
Controverso è invece il sedicente pilastro del jihād. Nella sua accezione di "jihād maggiore", teso cioè a combattere gli aspetti più deteriori dell'animo umano, esso è accettato da ogni scuola di pensiero come un potenziale sesto pilastro. Una sua interpretazione vede invece il jihād in chiave di "impegno sacro armato". Questa è talmente densa di condizioni e limitazioni da non consentire che il "jihād minore" sia accettato sic et simpliciter dalla maggior parte delle scuole di pensiero musulmane, ma soltanto da quelle considerate più estremiste (tra cui l’ISIS stesso).
L’incontro del gruppo FUCI cosentino è poi proseguito con la
visione di un altro breve video che invece ha illustrato il contesto storico in
cui è nato lo Stato Islamico e i suoi obiettivi fondamentali. Si è potuto
meglio comprendere la nascita dell’autoproclamato califfato (i cui membri sono
considerati troppo radicali persino da Al-Qaeda) e che ha tratto forza dalla
ritirata delle forze armate statunitensi dall’Iraq, dalle rivoluzioni civili
delle Primavere Arabe, dal benestare e dai finanziamenti di importanti uomini
d’affari locali. Gli obiettivi di sterminio delle minoranze musulmane stesse e
dell’occidente sono formalmente solo combattuti dai Peshmerga, i combattenti
curdi, sebbene ricevano sostegni dai Paesi occidentali tra cui l’Italia. Questo
per non destabilizzare equilibri economici e sociali derivanti dal controllo
dell’ISIS di molteplici pozzi petroliferi e dalle relazioni instaurate con
altri Paesi dell’est come Cina e Russia.
Fin da subito, i contenuti sono stati fonte di dibattito e
confronto tra fucini, confrontando ciò che la religione musulmana professa con
ciò che invece il califfato sta realizzando, ipotizzando sulla minaccia che
rappresenta, se reale o principalmente mediatica ecc.
Sono state pertanto gettate abbondantemente le basi per una
proseguimento proficuo del ciclo di incontri.
Davide Spanò
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